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per un mare senza plastica

Il mare che vorrei, Mare Nordest 2021

Festival di promozione e cultura del Mare, Piazza dell'Unità d'Italia - Trieste 10, 11 e 12 settembre 2021

Festival di promozione e cultura del Mare

Piazza dell’Unità d’Italia – Trieste 10, 11 e 12 settembre 2021

Mare Nordest 2021 Trieste

Ideato e organizzato da MARE NORDEST SSD a r.l., l’evento unisce istituzioni, professionisti, ricercatori e soggetti che abbiano un profondo legame con il Mare e trova in Trieste la sua sede naturale.

Adatti ad ogni genere di pubblico, sono previsti diversi appuntamenti che andranno a coprire varie tematiche: dall’innovazione green alla cultura storica, dalla ricerca scientifica all’intrattenimento. Verrà inoltre allestita una mostra fotografica di uno straordinario manufatto di archeologia industriale made in Italy.

Scuttling

Il Festival prenderà avvio, dopo i saluti istituzionali, con un convegno sullo Scuttling ossia l’operazione di (auto)affondamento volontario e pilotato di naviglio dismesso dai ruoli civili e/o militari per la rivalorizzazione ambientale.

Scuttling

Graditissimi ospiti d’onore saranno le massime autorità delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Liguria moderati dall’editor e giornalista sportivo Romano Barluzzi, recentemente insignito del Tridente d’Oro.
Interverranno Paola Del Negro, direttore generale dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale OGS e Paolo Ferraro, direttore dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee.

Scuttling

Lo Scuttling prevede l’utilizzo di navi convertite in moduli inerti allo scopo di creare un artificial reef. L’obiettivo ultimo è la rivalorizzazione marina e costiera della zona di affondamento con la contemporanea celebrazione di un naviglio dall’appassionante passato storico. L’attività consente infatti di effettuare un potenziamento ambientale in zone che necessitino di un ripopolamebnto floro-faunistico, con impatti positivi anche dal punto di vista di rilancio turistico ed economico.

Batiscafo Trieste

In collaborazione con il saggista Enrico Halupca, l’edizione 2021 intende celebrare il 61° anniversario dell’incredibile discesa del Batiscafo Trieste sul fondo della Fossa delle Marianne, a 10.916 metri. La conferenza sarà accompagnata da una mostra fotografica, in collaborazione con l’industria siderurgica Acciai Speciali Terni, dove nei primi anni Cinquanta venne realizzata la cabina sferica del Batiscafo.

Batiscafo Trieste

Nel 1960, venne conseguito il record umano di profondità sotto il livello del mare: Jacques Piccard e Don Walsh raggiunsero il Challenger Deep, ossia il punto più profondo della crosta terrestre sotto il livello del mare. Questa formidabile avventura ebbe inizio qui a Trieste grazie alla determinazione del concittadino Diego de Henriquez, che nell’opera di persuasione esercitata all’epoca nei confronti di Jacques e Auguste Piccard, fece in modo che la città di Trieste accogliesse e ispirasse questi due scienziati ed esploratori svizzeri durante la fase iniziale di quella che avrebbe rappresentato una delle più grandi spedizioni del XX secolo nonché l’ultima frontiera inesplorata del pianeta terra, tanto da assegnare il nome al Batiscafo.

Batiscafo Trieste

Stelle marine

Grande rilievo verrà riservato ad una conferenza scientifica sulla misurazione dei cambiamenti climatici attraverso lo studio delle stelle marine Ctenodiscus crispatus.

Stella Marina

Nell’ambito di una recente ricerca multidisciplinare condotta dal gruppo scientifico del fisico Pierre Thibault, dell’Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Fisica, in questi minuscoli echinodermi del mare di Norvegia, dalle forme e  colori meravigliosi, sono state infatti rinvenute delle “spie” sugli effetti del surriscaldamento globale i quali avvengono nel loro sistema riproduttivo e nella loro più generale fisiologia.

Per la prima volta sono stati osservati grazie al potente microscopio sincrotrone Elettra, una delle poche “macchine della luce” esistenti al mondo e preziosamente custodita a Trieste.

Sea Side

Verrà presentato dal direttore generale dell’OGS Paola Del Negro il progetto Sea Side realizzato da un gruppo di otto studenti dell’Università di Trieste che, nell’ambito dell’organizzazione internazionale Enactus, sta sviluppando una proposta di imprenditorialità giovanile a scopi sociali e ambientali.

Sea Side

In particolare, questo progetto si prefigge di creare un network di pescatori, istituzioni pubbliche e consumatori, al fine di implementare attività di pulizia e sensibilizzazione sulla tematica dell’inquinamento marino. Esso mira a restituire alla cittadinanza un mare più pulito e, allo stesso tempo, a sostenere i pescatori locali dal punto di vista economico e sociale. Sea Side lavora infatti per creare un nuovo approccio sostenibile alla pesca, che premi sia gli individui consapevoli sia l’ambiente.

Prospezione subacquea Molo Audace

In collaborazione con l’Autorità Portuale, sarà eseguita una prospezione subacquea dell’area prospiciente il Molo Audace di Trieste al fine di consentire la rilevazione e l’aggiornamento della situazione esistente con un intento di carattere didattico e sportivo.

L’idea è quella di affiancare la ricognizione sistematica terrestre, per contribuire a dar vita ad un quadro cronologico e culturale multidimensionale.

Molo Audace

Attraverso l’operazione di monitoraggio subacqueo e partendo dalla raccolta e censimento dei dati pregressi già noti, si provvederà all’elaborazione di schede descrittive delle evidenze identificate e la redazione finale georeferenziata del rischio/potenziale archeologico presente nella zona indagata.

Convinti che la promozione del territorio sia diventata un argomento centrale nelle agende di istituzioni e urban manager, attraverso questa operazione si intende altresì stimolare l’identità urbana dei cittadini e, al contempo, soddisfare le necessità di un turismo visto come voglia e capacità di un’integrazione emotiva e culturale con i luoghi visitati.

Molo Audace Molo Audace

Il Molo Audace appartiene alla storia costitutiva della città di Trieste: nel 1740 nel porto, vicino alla riva, il vascello San Carlo affondò con tutte le attrezzature e invece di rimuovere il relitto, l’allora governo asburgico decise di utilizzarlo come base per la costruzione di un nuovo molo, che venne costruito tra il 1743 ed il 1751 e fu intitolato appunto al San Carlo. Alla fine della prima guerra mondiale, il 3 novembre del 1918, alle ore 16:30, il cacciatorpediniere Audace apparve all’orizzonte e attraccò al molo San Carlo. Fu la prima nave della Marina Italiana ad entrare nel porto della città di Trieste, abbandonata dal governatore austro-ungarico già da due giorni. In ricordo di questo avvenimento, nel marzo del 1922, venne cambiato nome al molo, chiamandolo appunto Molo Audace.

aMare.fvg

aMare FVG Io sono Friuli Venezia Giulia

Durante MARE NORDEST 2021 verrà dato ampio spazio ad aMare.fvg che da progetto pilota regionale è diventato realtà per sette Comuni del litorale della Regione Friuli Venezia Giulia, contribuendo a dare un ulteriore importante messaggio di attenzione verso il mondo marino. Abbiamo perciò previsto l’ormai tradizionale “Pulizia dei Fondali” con la realizzazione della VI edizione della Operazione Clean Water. In accordo con Associazioni sportive più prestigiose del settore, durante l’evento verrà comunicata la data e la zona di intervento.