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per un mare senza plastica

Prosegue fino a domani al Molo IV di Trieste la sesta edizione di “Mare Nordest”

Oggi dal palco lo studioso Nicolò Carnineo ha lanciato un allarme sull'inquinamento da microplastiche: il Mediterraneo è in grave pericolo...

Prosegue fino a domani al Molo IV di Trieste la sesta edizione di “Mare Nordest”, evento a ingresso libero dedicato al mare che nel 2017 è incentrato sui suoi “Mestieri e Misteri” e che intende rendere Trieste fino al 21 maggio la capitale europea della cultura del mare con tre giorni ricchissimi di eventi e incontri che coinvolgono le principali figure professionali che ruotano attorno all’elemento blu. E oggi dal palco lo studioso Nicolò Carnineo ha lanciato un allarme sull’inquinamento da microplastiche: il Mediterraneo è in grave pericolo.

Prosegue al Molo IV di Trieste la sesta edizione di “Mare Nordest”, evento dedicato al mare e a tutto quanto gli ruota attorno, dalla nautica alla cantieristica al turismo. I Mestieri e Misteri del mare sono i protagonisti assoluti di questa edizione, in programma al Molo IV e sulle Rive di Trieste fino a domenica.

La manifestazione ha visto oggi l’ntervento del giornalista, scrittore e accademico Nicolò Carnimeo, autore del libro “Com’è profondo il mare” sull’inquinamento marino da plastica e – in collegamento video – di Bruno Dumontet, curatore del progetto di monitoraggio marino sull’inquinamento da plastiche “Expedition Med”.

Dal palco di “Mare Nordest”, Carnimeo nel corso dell’atteso incontro assieme a Bruno Dumontet, curatore del progetto di monitoraggio “Expedition Med” e primo a utilizzare le reti antiplastiche nel Mediterraneo – ha lanciato un allarme.
“L’Adriatico è in grave pericolo a causa delle microplastiche: un recente studio condotto da 9 enti di ricerca di tutti gli stati che si affacciano sul Mediterraneo, ha evidenziato che il nostro mare è a forte rischio poichè semichiuso. Le correnti risalgono dalla costa balcanica cariche di microplastiche e ridiscendono lungo quelle italiane, dove sono ulteriormente alimentate da grandi fiumi come il Po. Il Golfo di Venezia rappresenta quindi una delle emergenze più significative. Anche se in Adriatico non ci sono isole di plastica – ha proseguito il docente dell’Università di Bari – esistono dei giganteschi vortici determinati dalle correnti e dalle condizioni meteo-marine. Una di queste si trova in Puglia nel Gargano dove le spiagge di Lesina sono il terminale di un enorme immondezzaio. Sulle nostre spiagge ogni due passi c’è un rifiuto di plastica: bottigliette, bicchieri, piatti, cotton fioc. L’appello è a tutti i governi dei paesi sul Mediterraneo affinchè diano vita a strategia comune di intervento economico e ambientale nella regione Adriatico-ionica”.

Expedition M.E.D (Mediterraneo in pericolo) è il nome della spedizione scientifica e ambientale ideata da Dumontet che mobilita una squadra di studiosi universitari e volontari europei e che intende dare vita a uno studio specifico sull’abbondanza e pericolosità dei micro frammenti di plastica nel Mediterraneo, il cui accumulo comprometterebbe l’equilibrio della biodiversità marina. L’obiettivo è la creazione di un programma di sensibilizzazione sui pericoli dell plastica in mare e la necessità di ridurre i rifiuti a monte.
Dumontet ha illustrato l’attività di monitoraggio condotta nel Mediterrano, che lo porterà a breve anche sulle coste italiane partendo da Fiumicino, con l’auspicio di poter prossimamente toccare anche Trieste. L’ambientalista francese ha evidenziato la gravità di un problema non più procrastinabile – anche perchè le isole di plastica favoriscono il proliferare di batteri potenzialmente dannosi per l’uomo – indicandone le soluzioni attraverso attività dei governi con azioni determinate e radicali cambiamenti di comportamento, che devono andare nella direzione della sostenibilità”.

Sostenibilità è anche la parola chiave dell’attività, illustrata da Tina Mavrič (Sustainability department – Communication), del gruppo Aquafil – che conta 2.706 dipendenti impiegati in 16 impianti in 8 stati su 3 continenti – specializzato nella produzione di nylon (nylon 6 ECONYL®) ottenuto da materie prime rigenerate a partire da rifiuti pre/post-consumo (cioè prodotti finiti composti in tutto o in parte da poliammide 6 e giunti a fine vita, tra cui reti da pesca, fluff (parte superiore di tappeti e moquette) e tessuti rigidi e rifiuti pre-consumo, generati dal ciclo produttivo del nylon 6. Il ciclo è infinito, perché permette di rigenerare infinite volte la poliammide 6 contenuta nei rifiuti e sostenibile, perché consente di recuperare rifiuti che altrimenti finirebbero in discarica o negli oceani (reti da pesca) causando danni molto seri all’intero ecosistema. Inoltre, permette un consistente risparmio di risorse fossili naturali pari a circa 7 barili di petrolio ogni tonnellata di polimero ECONYL® prodotto.

E’ seguita, introdotta dall’autore, il giornalista e scrittore Pietro Spririto, l’applaudita rappresentazione teatrale – una delle novità di Mare Nordest edizione 2017 – de “L’ultimo viaggio del Baron Gautcsh” (produzione originale dello spettacolo del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia), monologo dove l’attrice Sara Alzetta, accompagnata da Giulio Centis, autore delle musiche, ha dato voce ai fantasmi del piroscafo Baron Gautcsh, con i racconti di alcuni naufraghi che scamparono all’affondamento della nave nell’agosto del 1914, dopo aver urtato una mina, il cui naufragio e rimane il simbolo di un Impero che presto sarebbe a sua volta affondato travolto dalla Grande Guerra.

Nel corso della mattinata, presso l’auditorium, si è tenuto anche, in accordo con l’Ordine dei Giornalisti del FVG, il seminario di formazione e aggiornamento gratuito per il conferimento di crediti formativi dal titolo “Migliorare il modo di comunicare il mare e le attività subacquee”: un’indagine storica, di cronache e di prospettive sui rapporti tra i mezzi d’informazione e le attività umane sottomarine, tendente a meglio veicolarne i valori presso il grande pubblico avente per relatori il giornalista Romano Barluzzi, anche in veste di moderatore, direttore di Serial Diver su Subacquea e divulgazione e il collega Leonardo D’Imporzano, che si è soffermato sulla comunicazione dell’attività subacquea attraverso i social media.

All’interno della manifestazione, viene proiettato ogni giorno il trailer di 2 minuti e mezzo di “Trieste Sogna”, un corto d’animazione in via di realizzazione (per completarlo è in corso una campagna di raccolta fondi cui si può contribuire su www.kisskissbankbank.com/trieste-sogna) nato dal fortunato incontro di artisti e professionisti che lavorano a Trieste.

E’ seguito per I “I Misteri e i Mestieri dei mari polari: l’Antartide”, un approfondimento a cura di OGS, DMG e MNA sez. di Trieste.
L’oceanografo dell’OGS Miroslav Gacic nell’intervento su “Mare e clima in Mediterraneo e Antartide” ha raccontato le sue avventure in mare e illustrato i fattori che influenzano la variabilità climatica in Antartide e in Mediterraneo e ha descritto le caratteristiche del Mediterraneo per le quali il Mare tra le terre può essere studiato come un “bacino laboratorio” per i processi che si osservano nell’Oceano mondiale e più specificatamente nell’Antartico. Lo studioso si è quindi soffermato sui processi oceanografici che avvengono in Antartide che hanno rilevanza per il clima globale.
Il Direttore del Museo Nazionale dell’Antartide, Sezione di Trieste, Ester Colizza (DMG-MNA) ha parlato della sua particolare esperienza di ricercatrice nel successivo incontro, “Antartide: su una nave oceanografica al confine del Mondo”. Infine il Vice Direttore, Gianguido Salvi (DMG-MNA) in “Un lago sotto i ghiacci. I misteri del continente bianco” si è soffermato sui particolari della XXXII campagna di ricerca in Antartide.

Nel pomeriggio, dalle 14 alle 16 Mare Nordest ha ospitato l’attività per gli Istituti Scolastici Superiori con crediti formativi a cura del DMG e MNA sez. di Trieste “Le Mani in…Antartide”.

Sono stati proposti alcuni esperimenti per far conoscere alcuni aspetti tangibili di questo affascinante continente. In particolare è stato possibile osservare campioni di sedimento, raccolto in Antartide, contenuti all’interno di una delle carote conservate nel Sorting Center del MNA e messo a disposizione un microscopio per osservare e manipolare direttamente questi campioni offrendo la possibilità di confrontarli con sedimenti prelevati nel Mediterraneo in modo tale da apprezzarne le differenze. E’ inoltre presente la una tenda che i ricercatori utilizzano durante le spedizioni in Antartide nella quale i più piccoli potranno cimentarsi in questo ruolo.
Pannelli esplicativi e una serie di filmati che raccontano l’attività dei ricercatori nel sesto continente supportano le attività didattiche.

E’ proseguita anche l’attività del WWF AMP di Miramare, supportata dai pannelli della mostra sul “marine litter”, l’inquinamento da rifiuti marini che permette di mostrare alcuni immagini curiose e tremende degli impatti tra attività umane e ambiente naturale.

Alle 15.30 presso l’auditorium si è tenuto il Seminario ASI sul tema: “Aggiornamento sulle Tecniche di Immersione sotto i ghiacci”. Relatori: Manuel Ianesi, responsabile regionale ASI Sub e Luca Zeppadoro, responsabile del settore ricreativo ASI Sub.

Alle 17 si sono tenute le Premiazioni del Trofeo internazionale di fotografia subacquea “Città di Trieste” – Memorial Moreno Genzo organizzato da TSD in collaborazione con il fotografo Emanuele Vitale, la cui mostra delle opere è visitabile anche domani presso il Molo IV.

E’ aperta anche l’esposizione pittorica di opere di Nello Pacchietto che ritraggono spazi ed acque del nordest, da Pola a Venezia. Attraverso 100 disegni e alcuni acquerelli, realizzati soprattutto tra gli anni ‘70 e ‘90, la mostra – curata da Marianna Accerboni e da Giorgio Parovel di Lux Art Gallery – testimonia il fascino delle coste, dei borghi e delle città che coronano l’alto Adriatico, rappresentando attraverso l’arte e la visione delle architetture dei centri costieri un’identità culturale che fa capo soprattutto a Venezia; ma racconta pure l’evoluzione del linguaggio dell’artista, dall’analisi verso la sintesi.

Alle 18.30 si terrà l’atteso incontro sullo “Scuttling: tecnica di affondamento di una nave a favore dell’ambiente” con interventi del Contrammiraglio Francesco Chionna che si soffermerà sulle opportunità socio-economiche per l’Italia derivanti dagli affondamenti volontari di vecchie navi e in particolare sulle possibilità offerte alla nostra città di ospitare un parco tematico sottomarino (il progetto del Parco Navale di Trieste) che fungerebbe da interessante richiamo per il turismo subacqueo con relative positive ricadute economiche per tutto il territorio e di Sara Andreotti, biologa marina.
Chionna illustrerà gli interventi da eseguire su uno scafo prima di affondarlo deliberatamente, per metterlo in sicurezza e renderlo fruibile, senza rischio, a subacquei anche di limitata esperienza, valutando inoltre l’opportunità che anche l’Italia si doti al più presto di strumenti legislativi affinché lo scuttling divenga possibile come in altri Paesi e possa godere dei vantaggi economici che ne deriverebbero.

Il Parco Navale progetto sostenuto con forza da anni dall’Associazione sportiva dilettantistica Trieste Sommersa Diving, costituirebbe il primo esempio italiano di affondamento controllato di navi per scopi di ripopolamento delle specie marine e avrebbe importanti ricadute turistiche ed economiche per la città e benefici per l’ambiente.

Trieste sarebbe infatti la prima città italiana a dotarsi di un Parco tematico dove lo Scuttling, cioè l’affondamento controllato di navi in aree particolari, come previsto da normative Europee, possa costituire – oltre che un importante richiamo per il mondo subacqueo internazionale – anche un innovativo laboratorio per il monitoraggio, il ripopolamento e la salvaguardia delle biodiversità marine.

Trieste Sommersa Diving, dopo aver visitato numerosi Paesi europei e a conclusione di anni di studi sulla fattibilità del progetto iniziati nel 2002, grazie anche all’appoggio delle istituzioni politiche, scientifiche e associative del Friuli Venezia Giulia, oggi è pronta a passare fase di realizzazione operativa del progetto e candida ufficialmente Trieste – forte della tradizione scientifica che la contraddistingue – a essere la prima città Italiana a effettuare l’Operazione Pilota di Scuttling per il nostro Paese.

Alle 19.15 avrà luogo la presentazione del III corso di di Archeologia Subacquea Fipsas Cmas in Friuli Venezia Giulia a cura del presidente del Circolo Sommozzatori Trieste, Enrico Torlo che sottolinea come la ricerca archeologica, soprattutto se svolta in acqua, richieda pazienza, metodo, ma anche rispetto per l’ambiente e per la storia che ogni reperto piccolo o grande che sia, porta con sé, quale patrimonio di tutti.
Alle 19.30 si saranno trattati infine “ I Misteri del Gorgazzo” con il Club Sommozzatori Pordenone. Si parlerà di regolamentazione e regolamento per le immersioni nella Sorgente del Gorgazzo, potenziali nuovi sviluppi, ricerca scientifica tra mistero e realtà, esplorazione alla quota di –212 metri di Luigi Casati e di nuove esplorazioni speleosubacquee a carattere scientifico.

A chiudere, alle 20, per I Mestieri del Mare, proiezione di filmati dal Sudafrica a cura della biologa marina Sara Andreotti sul tema “Lavorare con i grandi squali bianchi”.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero.

Domani a Mare Noredest

Ore 9.00 – Apertura degli spazi espositivi 
Ore 9.10 – Pulizia dei fondali antistanti a Piazza Unità d’Italia (Scala Reale)
Ore 11.00 – Dimostrazioni in mare a cura delle unità cinofile della Scuola Italiana Cani Salvataggio
Ore 13.00 – Premiazione dell’operazione di pulizia III “Clean Water”
Ore 18.00 – Chiusura della manifestazione e saluti finali

Il battello ecologico Spazzamari dell’AMP Miramare fornirà supporto operativo ai quasi 100 volontari (60 in acqua e 40 a terra) impegnati nelle operazioni di pulizia dei fondali davanti a Piazza Unità. Anche in questo caso, buona parte del lavoro sarà l’analisi dei materiali rinvenuti, per classificarli e valutarne provenienza e impatto ecologico.

La Scuola Cani Salvataggio darà vita a una dimostrazione nel corso della quale verranno simulate diverse tipologie di intervento con l’impiego delle Unità Cinofile, mentre uno speaker descriverà quanto avviene, dando modo agli astanti di apprezzare il lavoro svolto in acqua.

Aggiornamenti in tempo reale e programma completo sul sito www.marenordest.it e sulla pagina facebook dedicata Mare Nordest. 

Mare Nordest è realizzato in co-organizzazione con il Comune di Trieste e gode del sostegno di AcegasApsAmga, Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, Samer&Co. shipping, Trieste Trasporti, Bignami Sub.

Il progetto ha la preziosa collaborazione e il patrocinio di: Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Matematica e Geoscienze, Museo Nazionale dell’Antartide – Sezione di Trieste, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, Università degli Sudi di Bari “Aldo Moro”, WWF – Area Marina Protetta di Miramare, Stellenbosch University.

L’iniziativa vede la partecipazione di Trieste Sogna e di Lux Art Gallery, Trieste.
Mare Nordest gode del patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, di PromoTurismo FVG, CONI Comitato Regionale FVG, FISPAS – Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquea, FIPE Federazione Italiana Pubblici Esercizi – Trieste, FAI – Fondo Ambiente Italiano Presidenza Regionale Friuli Venezia Giulia.

Media Partner IL PICCOLO e Serial Diver.

Mare Nordest ringrazia Trieste Terminal Passeggeri.